La gestione dei conflitti e la motivazione dei dipendenti a fare un buon lavoro sono parte delle preoccupazioni di un manager che comprende l'importanza delle risorse umane. Le decisioni di un leader determinano la gestione dei conflitti in azienda. Ma alcuni impiegati sono difficili e talvolta viene la tentazione di passare al licenziamento. Esistono però tecniche di gestione dei conflitti che permettono di fare una valutazione tra costi e benefici per scegliere razionalmente se passare oltre o fare uno sforzo per motivare un dipendente problematico. Talvolta le persone vanno semplicemente messe nel giusto contesto. Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti fanno miracoli per risolvere problemi con il personale.
Ci sono impiegati rudi. Impiegati egomaniaci, pigri, insicuri. Dipendenti che scompaiono quando più hai bisogno di loro, che non rispettano le deadline, che mandano all’aria progetti, fanno scappare i clienti o distruggono il morale del gruppo. Ci sono comportamenti che sono qualcosa di più di seccanti, ma che allo stesso tempo non giustificano il licenziamento. Ma esistono esercitazioni sulla gestione dei conflitti che coprono ogni caso, non è necessario rendersi la vita più difficile del necessario.
In certi casi potresti scegliere di licenziare la persona ingestibile e cominciare da zero con qualcun altro, ma questo può costare molte risorse e non garantisce un risultato migliore del precedente.
Puoi provare a tollerare il comportamento ingestibile, che è un po’ come tollerare il morso di un serpente, puoi continuare a picchiare la testa contro il muro, ma c’è un’altra opzione: la maggior parte dei comportamenti ingestibili possono essere corretti attraverso la gestione dei conflitti.
Alcuni comportamenti sono troppo gravi per essere tollerati anche solo per un breve periodo di tempo o sono realmente incorreggibili: il dipendente violento, il molestatore, chi mente e ruba e poi fa ricadere la colpa su qualcun altro. Ma pochi dipendenti ingestibili ricadono in questa categoria senza speranza. Magari quella persona una volta lavorava bene, cos’è successo nel frattempo? E se quel dipendente possedesse capacità che non puoi permetterti di perdere?
Se le capacità, le qualità e le promesse per il futuro di una persona sono solo momentaneamente oscurate da un atteggiamento negativo e dannoso è persino possibile che quel dipendente ti stia facendo un favore indicandoti inconsapevolmente un problema profondo, ad esempio nella gestione dei conflitti nei gruppi di lavoro o addirittura nell’intera organizzazione. Mandandolo via non risolverai il problema reale.