La comunicazione è la misura di come gli altri ci vedono. Una comunicazione efficace non riguarda noi, riguarda la percezione che gli altri hanno del messaggio che stiamo lanciando. Se non siete fin’ora riusciti a ottenere ciò che desiderate sul lavoro e nella carriera il problema molto probabilmente sta nelle vostre strategie di comunicazione. Questo MiniBook, tratto da “You Said What!?”, vi offre tecniche di comunicazione persuasiva solide e applicabili direttamente.
Sarebbe bello se ogni volta che parliamo con una persona, quella persona capisse esattamente ciò che diciamo, senza fraintendimenti e senza malintesi. Capita invece spesso di dover precisare “non era mia intenzione dire quello”, perché le persone intendono qualcosa di diverso da quello che volevamo o interpretano il “sottotesto” in maniera che non avevamo previsto. Ciò che una persona capisce di ciò che diciamo deve corrispondere alla nostra effettiva intenzione, altrimenti significa che abbiamo fallito in quel particolare momento della comunicazione.
Comunicare è una questione di presenza, perché non avviene solo con le parole, ma anche con gli atteggiamenti, che aggiungono un messaggio che deve rinforzare quello delle parole e non contraddirlo. Considerate che il sociologo Albert Mehrabian ha stimato che solo il 7% della comunicazione avviene attraverso le parole e, quando una persona fraintende le vostre intenzioni, spesso è il linguaggio del corpo ad avervi tradito.
La comunicazione non riguarda cosa diciamo o come lo diciamo, la comunicazione è come gli altri ci sentono. Il punto focale non siamo noi, ma come gli altri ci percepiscono.