Come andare oltre e diventare una forza inarrestabile che sa lottare per ottenere quel che desidera? Andare oltre significa sapersi sporcare le mani.
Se non dai da mangiare alle galline, le galline muoiono. Questa è una metafora che vale per creare un’impresa, per creare la vita che desideri o realizzare un sogno. Se non nutri e non ti prendi cura delle cose, tutto pian piano appassisce e muore.
Se hai degli animali di cui prenderti cura, delle galline o delle mucche o dei cavalli, ogni mattina devi dar loro da mangiare. Non importa che tempo fa. Non importa come ti senti o se sei di cattivo umore. Ogni mattina ti alzi e dai da mangiare agli animali. Non ti poni neppure la domanda se hai *voglia*-- di dar da mangiare agli animali. Lo fai e basta. Non ci sono scuse.
Questa etica del lavoro, quella di mettersi a fare quel che è necessario anche quando è l’ultima cosa che corpo e mente vorrebbero fare, è ciò che mantiene le cose in ordine e permette di realizzare nel tempo vere e proprie imprese.
Per andare oltre e realizzare qualcosa di importante o sollevarsi da situazioni difficili non è possibile pensare di mettersi al lavoro solo quando si ha voglia, è invece necessaria disciplina e una forte etica del lavoro, in cui ogni giornata conta di 25 ore e ciascuna ora conta e non viene sprecata. Si tratta di vivere ogni ora, ogni giorno, ogni anno, per tutta la vita, appieno.
Tutti abbiamo 24 ore a disposizione ogni giorno, a differenza è come scegli di utilizzarle. E il primo passo fondamentale è diventare padroni del proprio tempo, anziché essere trasportati dagli eventi e utilizzare il tempo all’inseguimento di soddisfazioni a breve termine.
Per fare questo bisogna scegliere una direzione e dedicarsi completamente al compito che ci si è posti. Inizialmente, non importa neppure che la cosa a cui ci si dedica sia davvero la passione della vita. Ciò che conta è la dedizione e l’impegno in ciò che stiamo facendo adesso, la strada giusta si trova con l’esperienza. La ragione di questo è che il futuro è oscurato da tutte le cose che non sappiamo, e che non sappiamo di non sapere.